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1905 A seguito del validissimo contributo offerto da volonterosi cittadini nel 1884 allorquando Genova venne colpita da uno dei mali più tremendi che l'umanità conoscesse - il colera - fu costituita la P.A. Croce Bianca Genovese scegliendo come insegna a cui guardare un simbolo di salvezza: una Bianca Croce.

Era la sera dei 5 novembre 1905; la riunione si svolgeva nella sede del Circolo Giovanile Ricreativo, al n. 9 di via della Libertà. Nasceva così la Pubblica Assistenza "Croce Bianca Genovese", che da quel giorno non doveva più interrompere la sua opera di bontà e di bene.

Più di un secolo di vita: un'opera che non si è mai interrotta, che non ha mai segnato pause o rallentamenti: ma che anzi è andata via via facendosi sempre più vasta e complessa, potenziandosi e intensificandosi con una sempre più perfetta organizzazione, e con sempre più progrediti mezzi di lavoro e di azione.

Storia

1908 Il primo collaudo su vasta scala della giovane istituzione lo si ebbe tre anni dopo la sua fondazione: nel 1908. Un altro flagello, non meno terribile del colera di ventiquattr'anni prima, aveva colpito due fiorenti regioni italiane. Il terremoto aveva fatto di Reggio Calabria e di Messina un tragico monte di rovine. Tutta la Nazione fu allora mobilitata nell'opera di salvataggio e di soccorso; al generoso plebiscito non mancò. e non poteva mancare, la "Croce Bianca Genovese". Una numerosa e attrezzatissima squadra di militi fu da essa inviata sul posto e se la loro opera sia stata generosa, benefica, notevole e meritoria, lo dicono le medaglie d'argento e il diploma d'onore conferiti dal Ministero dell'Interno alla bandiera sociale.

1912 Dopo oltre trent’anni, il colera si riaffaccia in Liguria, alle porte stesse della Superba: i più colpiti sono i Comuni di Sori, Canepa e Molassana. Tra i primi ad accorrere sono i militi ed i Sanitari della "Croce Bianca".

1919 Così è nel 1919, quando i militi della "Croce Bianca" portano la loro instancabile attività nel Mugello, esso pure sconvolto da un disastroso terremoto che assurse al significato di un lutto nazionale, e dove il loro passaggio segnò, nel cuore di tutte le popolazioni, una incancellabile scia di riconoscente commozione.

1922 Così è ancora nel 1922, in occasione del duplice scoppio di Bergeggi e Falconara, dove rifulsero nuovamente le doti di abnegazione e di benefica attività dei nostri Militi. Altrettanto si dica per tutti i frequenti torbidi avvenimenti che sconvolsero quegli anni tempestosi. In ogni conflitto, ogni volta che ad essi fu possibile, i soldati della bianca croce furono presenti come missionari di conforto e di pace: due di essi, anzi, furono gravemente feriti proprio nell'esercizio della loro pietosa missione, nei sanguinosi scontri dell'agosto 1922.
1930 Con il Regio Decreto n. 379 del 13 marzo 1930, erezione ad ente morale dell'Associazione di pubblica assistenza "Croce Bianca Genovese", con sede a Genova.

1935 Nell'estate del 1935, una disastrosa inondazione devastò la ridente piana di Ovada: tutti, ma in special modo le popolazioni colpite, ricordano il valido contributo che all'opera di salvataggio portarono le squadre della benemerita Istituzione genovese.

Nello stesso anno, il ciclone che si abbatteva sul porto di Genova, devastando e distruggendo, trovava ancora e sempre i militi della "Croce Bianca" in primissima linea fra i soccorritori.


1940/45 Durante la terribile odissea della seconda guerra mondiale, vediamo i nostri eroici Militi e Sanitari, invisi ai pericoli dei forti bombardamenti aerei e navali, accorrere là dove l'aiuto si presentava più impellente.

1950 Sanitari e Militi intervengono nelle zone alluvionate del Polesine. Con lo stesso slancio di sempre li vediamo accorrere tra le rovine procurate dagli elementi, sempre ammirati per la fattiva opera sociale.

1968 Squadre di Militi prendono parte alle operazioni di soccorso per il salvataggio dei colpiti dall'affondamento nel Porto di Genova della nave "London Valour".

1970 Squadre di Militi prendono parte con azioni di soccorso di elevato sacrificio nella catastrofica circostanza dell'alluvione che colpì tutta la città di Genova.

1972 Squadre di Militi prestano soccorso ai colpiti nelle zone alluvionate di Campoligure. Come sempre li vediamo intervenire con fattiva presenza e pronto slancio di umanità offrendo il loro contributo con modestia ed altruismo.

1973 Squadre di Militi con autoambulanze accorrono a portare aiuti e soccorsi ai colpiti dal terremoto nelle zone del Friuli.

1980 Squadre di Militi con autoambulanze intervengono nelle zone di Basilicata e Campania colpite dal terremoto.

1992 Nuova alluvione a Genova; colpiti soprattutto i quartieri del Ponente. Ancora una volta i volontari della Croce Bianca Genovese prendono parte ai soccorsi e agli aiuti in favore dei cittadini.

storia croce bianca genovese
storia croce bianca genovese
croce bianca genovese 1999

1994 Con il Decreto della regione Liguria n° 369 del 07/04/1994 l’associazione P. A. "Croce Bianca Genovese", con sede a Genova in piazza Palermo 25r, 16129 GENOVA viene iscritta al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato, Settore Sanitario, con il n° SN-GE-ASO-67/94 e diventa una ONLUS a tutti gli effetti giuridici e fiscali.

1996 Inviate squadre di soccorso e assistenza alla popolazione colpita dell'alluvione in Lunigiana.

1997 Terremoto Umbro-Marchigiano. I soccorritori della Croce Bianca Genovese accorrono, dopo poche ore dal sisma, a Foligno dove permangono, a turni, per oltre tre mesi prestando assistenza anche nei comuni di Sellano, Colfiorito e Nocera Umbra.

1999 Ben tre squadre di soccorritori partecipano in Albania sia quale aliquota del continente A.N.P.AS. alla "Missione Arcobaleno" sia al Campo delle Regioni in occasione della guerra nei Balcani, in soccorso del popolo kosovaro.

Fra l'una e l'altra di queste tappe fondamentali, sta l'opera, il lavoro, l'attività instancabile di tutti i giorni, di tutte le notti in qualsiasi stagione con qualsiasi tempo. Sarebbe un grave errore dimenticarlo poiché in questa lunghissima cronaca di modeste e umili benemerenze, prima e più che nella storia delle fulgide imprese, sta la vera gloria e il più caratteristico vanto dell'Associazione.

Per questo ci sia consentito di dire che la Pubblica Assistenza Croce Bianca Genovese esercita una duplice azione di conforto, di elevazione morale e spirituale. La prima, la più evidente, è quella diretta ai miseri che soffrono e che nel pronto accorrere dei suoi militi e nella vigile cura dei suoi sanitari trovano aiuto e conforto, consolazione e salvezza. L'altra, di non minore importanza sociale, è quella verso i suoi stessi adepti, verso gli stessi militi che essa mobilita e nobilita, reclutandoli in tutti i ceti sociali, in tutte le categorie, dai lavoratori dell'intelletto ai più umili operai, insegnando ad essi, con la diuturna disciplina, quanto sia dolce e bello rinunciare a uno svago per un nuovo e meritorio impegno; insegnando ad essi, con la lezione dei fatti e delle opere, quanto sia nobile ed alto sentirsi sempre, costantemente votati a un dovere da compiere, a una missione da realizzare.

E' un vecchio adagio che, mai come in questo caso, ha trovato evidente applicazione: fra il beneficato e il benefattore, non si sa chi riceva di più. I benefici, nel nostro caso, sono forse due e diversi: e la "Croce Bianca" può ascrivere l'uno e l'altro, meritatamente, a suo altissimo vanto.

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